giovedì 18 giugno 2015

Clearstream e i Bonds italiani



Di Daniele Pace*

Molto si è detto in questi anni delle banche lussemburghesi Clearstream e Euroclear fin dall'uscita del libro di Denis Robert “Soldi. Il libro nero della finanza internazionale[1].
Le due banche hanno sede in Lussemburgo dove vige il più assoluto segreto bancario che sembra aver reso vana qualsiasi inchiesta e indagine da parte di autorità e giornalisti dopo la denuncia del free-lancer francese che per primo ha portato alla luce l'attività di queste camere di compensazione internazionali di proprietà di alcune banche con conti riservati e inaccessibili.
Secondo la denuncia dell'ex giornalista di Liberation, qui verrebbero “trattati” ingenti capitali di multinazionali e banche nel più assoluto segreto, occultando in questo modo ingenti profitti derivanti da operazioni sospette, come ad esempio la creazione di credito dal nulla da parte del settore bancario commerciale.
Secondo alcune fonti nei loro conti correnti le due camere di compensazioni custodiscono più di 10.000 miliardi di dollari, una cifra spaventosa che supera anche l'aggregato monetario M3 segnalato dalla BCE.

Ma le due grandi banche e camere di compensazione trattano anche titoli di stato, come risulta evidente sia sul loro sito, che in quello di Banca d'Italia e del Ministero dell'Economia italiano.
Sbirciando infatti a caso, alla ricerca di documenti interessanti sui siti governativi e non, come spesso capita ai ricercatori indipendenti, mi sono imbattuto in due documenti legali del ministero riguardanti il mercato internazionale dei Titoli di Stato, in cui le due banche lussemburghesi sono indicate come passaggio quasi obbligato per la negoziazione delle Securities italiane nel mercato internazionale, visto che, pur citando eventuali nuove camere di compensazione, Clearstream e Euroclear sembrano avere una corsia preferenziale.

Il primo documento, dal titolo Programme for the Issuance of Debt Instruments[2], descrive un programma pluriennale di emissione di Titoli di Stato da acquistarsi in valute estere del valore di 80 miliardi di dollari, con scadenze fino al 2045. I contribuenti italiani possono quindi mettersi comodi.
Il documento, datato 19 dicembre 2014, oltre a menzionare i soliti Dealer incaricati dell'acquisto sul mercato primario (le maggiori banche d'affari del mondo, quasi tutte straniere), menziona anche, e più volte, le camere di compensazione di Clearstream e Euroclear come le banche nei cui conti correnti (temporanei) verranno depositati titoli e valute nella negoziazione.



A pagina 7 del documento sono infatti indicate alcune note, poi specificate nei termini del documento, in cui si riassume il loro ruolo:
"Ogni Strumento Globale (definizione nel documento per Titolo di Stato), che non è destinato a essere rilasciato in forma di Nuova Strumento Globale (un "Classico Strumento Globale" o "CGN"), come specificato nelle Condizioni Definitive, sarà depositato alla o intorno alla data di emissione in questione presso un depositario o un depositario comune per Euroclear Bank SA / NV ("Euroclear") e / o Clearstream Banking, société anonyme ("Clearstream, Luxembourg") e / o per qualsiasi altro sistema di compensazione e ogni Strumento Globale che è destinato a essere rilasciato in una Nuova Strumento Globale (un "New Global Instrument" o "NGN"), come specificato nelle Condizioni Definitive, sarà depositato alla o intorno alla data in questione in un deposito in comune per Euroclear e / o Clearstream, Lussemburgo."




Così come nelle informazioni generali, a pagina 70, punto 2:

“The Instruments have been accepted for clearance through Euroclear and Clearstream, Luxembourg”

Nel secondo documento, del 2013, una registrazione per la proposta di vendita di 10 miliardi di titoli, appare anche la DTC[3] negli Stati Uniti, altra camera di compensazione, una società privata.

Nel sito ufficiale di Clearstream invece troviamo un documento della Banca d'Italia[4], dove si indica la scelta della nostra banca centrale di affidare il servizio di clearing nell'acquisto dei Titoli di Stato alla stessa banca lussemburghese che nella pagina di accesso[5], vanta anche la Deutche Bundesbank fra i suoi clienti.



Resta da capire perché lo Stato italiano, utilizzi le due banche lussemburghesi, coperte dal più rigoroso segreto bancario e molto riservate, per la compensazione di Titoli di Stato che dovrebbero invece essere trattati nella più assoluta trasparenza con i cittadini e contribuenti, costretti a pagare tasse salatissime per ripagare il debito nazionale.


*Daniele Pace, scrittore e ricercatore indipendente, autore de ”La Moneta dell'Utopia e il Complotto del Fruttivendolo”

Note

[1] Soldi. Il libro nero della finanza internazionale, Denis Robert (http://www.macrolibrarsi.it/libri/__soldi.php)

[2] Programme for the Issuance of Debt Instruments, Ministero dell'Economia (http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/debito_pubblico/emissioni_sui_mercati_internazionali/Prospetto_base_semplificato_Medium_Term_Notes_2014.pdf)


[4] The Bank of Italy’s securities lending programme, Banca d'Italia (http://www.bancaditalia.it/media/comunicati/documenti/2015-01/cs-110515_en.pdf?language_id=1)


[5] Deutsche Bundesbank and Banca d’Italia lend securities via the Global Liquidity Hub, Clearstream Web Site (http://www.clearstream.com/clearstream-en/newsroom/deutsche-bundesbank-and-banca-d-italia-lend-securities-via-the-global-liquidity-hub/74352)


martedì 16 giugno 2015

La Compagnia Olandese delle Indie Orientali - 18a puntata di Cos'è il denaro - video rubrica

Questa è la 18a puntata della rubrica Cos'è il denaro, dedicata alla famosa compagnia olandese, ai suoi scandali e alle sue guerre.

Clicca sull'immagine per vedere la puntata !